Stampa questa pagina
Giu 13, 2025 Scritto da 
Aforisma

Il Padre previene e cura

Gesù pone attenzione sull’affidarsi alla Provvidenza:

«Guardate gli uccelli del cielo: poiché non seminano né mietono né raccolgono nei granai, e il Padre vostro celeste li nutre» (Mt 6,26).

Francesco e Chiara d’Assisi furono realmente gli ‘affidati alla Provvidenza’, proprio come stile di vita evangelica, poiché la fede li aveva resi ‘mani aperte alle benedizioni del Signore’ - senza preoccuparsi del domani, che avrebbe avuto cura di se stesso.

Nelle Fonti ci sono passi degni di riflessione in merito.

Nella Leggenda maggiore:

"Quando, con l’andare del tempo, i frati erano ormai diventati molto numerosi, il premuroso pastore incominciò a radunarli nel luogo di Santa Maria della Porziuncola per il Capitolo generale, in cui poteva assegnare a ciascuno di loro una porzione di obbedienza nel regno dei poveri, secondo la misura voluta da Dio.

Alla Porziuncola vi era penuria d’ogni cosa; ma, benché qualche volta vi convenisse una moltitudine di oltre cinquemila frati, non mancò mai l’aiuto della Bontà divina, che procurava il sufficiente per tutti e a tutti concedeva la salute del corpo e sovrabbondante gioia di spirito" (FF1080).

E ancora, nella Leggenda Perugina:

"Noi che siamo vissuti con lui, lo abbiamo udito dire a più riprese quella parola del Vangelo: le volpi hanno la tana e gli uccelli del cielo il nido, ma il figlio dell’uomo non ha dove posare il capo.

E seguitava:

«Il Signore, quando stava in disparte a pregare e digiunò quaranta giorni e quaranta notti, non si fece apprestare una cella o una casa, ma si riparò sotto le rocce della montagna».

Così, sull’esempio del Signore, non volle avere in questo mondo né casa né cella, e neanche voleva gli fossero edificate.

Anzi, se gli sfuggiva la raccomandazione:

«Preparatemi questa cella così», dopo non ci voleva dimorare, in ossequio alla Parola del Vangelo: non vi preoccupate" (FF 1559).

Chiara stessa nella necessità si affidava alla Provvidenza, pregando.

"Un giorno era venuto a mancare completamente l’olio alle ancelle di Cristo, al punto che non ve n’era neppure come condimento per le ammalate.

Donna Chiara prende un vasello e, maestra d’umiltà, lo lava lei stessa con le sue mani; poi mette il vaso vuoto da parte, perché lo venga a prendere il frate questuante […]

Si affretta il devoto fratello a soccorrere tanto grande indigenza e corre a prendere il vasello.

Ma non dipende dalla volontà dell’uomo né dagli sforzi di Colui che corre, ma da Dio che usa misericordia.

Infatti, per solo intervento di Dio, quel vaso si ritrova colmo d’olio: la preghiera di Santa Chiara ha prevenuto, a sollievo delle povere figlie, il servizio del frate.

Veramente, quel frate, credendo di essere stato chiamato per nulla, mormorando tra sé e sé disse:

«Per burlarsi di me mi hanno chiamato queste Donne! Perché ecco che il vaso è pieno» (FF 3190 - Leggenda).

Dio precede sempre con la sua misericordia!

Fidandosi di Dio, i Santi di Assisi acquisirono la consapevolezza della loro chiamata affidata al Signore.

 

 

Sabato dell’11.a sett. T.O.  (Mt 6,24-34)

91
Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.