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Lug 13, 2025 Scritto da 
Aforisma

Segno convincente

Nel Vangelo odierno scribi e farisei pretendono da Gesù un segno, dopo che Cristo ne aveva già dati tanti.

Ma l’unico segno salvifico dato al popolo dei credenti dal Padre è Cristo morto e Risorto.

Francesco, dopo la sua conversione, lo aveva ben compreso ed era divenuto lui stesso segno per quanti lo incontravano.

Le Fonti, infatti, parlano del servo di Dio così:

“Egli ebbe dal Cielo la missione di chiamare gli uomini a piangere, a lamentarsi, a radersi la testa e a cingere il sacco, e di imprimere, col segno della croce penitenziale e con un abito fatto in forma di croce, il Tau, sulla fronte di coloro che gemono e piangono. Ma ci conferma, poi, in essa, con la sua verità incontestabile, la testimonianza di quel sigillo che lo rese simile al Dio vivente, cioè a Cristo Crocifisso. Sigillo che fu impresso nel suo corpo non dall’opera della natura o dall’abilità di un artefice, ma piuttosto dalla potenza meravigliosa dello Spirito del Dio vivo” (FF 1022).

Già, Francesco, trasformato in “Alter Christus” diventa il segno di Giona per tutti coloro che incontra. Persino per i briganti di Monte Casale che si convertono a Dio attraverso la sua testimonianza.

Infatti nelle Fonti leggiamo:

“In un eremitaggio situato sopra Borgo San Sepolcro, venivano di tanto in tanto certi ladroni a domandare del pane […] Ed ecco giungere in quel romitorio Francesco. I frati gli esposero il loro dilemma: dovevano oppure no donare il pane a quei malviventi?

Rispose il Santo: «Se farete quello che vi suggerisco ho fiducia nel Signore che riuscirete a conquistare quelle anime»” (FF 1646).

Così Francesco consigliò i suoi frati di comprare buon pane e vino, di andare nella selva e apparecchiare la tavola per loro.

«Questi contenti accorreranno a mangiare. Trattateli con rispetto e alla fine parlate loro della Parola di Dio, e che promettano di non trattare più male le persone».

I frati fecero come Francesco aveva loro detto e “i ladroni, per la misericordia e grazia che Dio fece scendere su di loro, ascoltarono ed eseguirono punto per punto le richieste espresse loro dai frati […] Finalmente, per la bontà di Dio e la cortesia e amicizia dei frati, alcuni di quei briganti entrarono nell’Ordine, altri si convertirono a penitenza, promettendo […] che da allora in poi non avrebbero più perpetrato quei mali e sarebbero vissuti con il lavoro delle loro mani” (FF 1646).

I veri testimoni del Vangelo sono sempre un segno eloquente per tutti.

 

«Una generazione malvagia e adultera ricerca un segno, e non le sarà dato un segno, se non il segno di Giona il profeta» (Mt 12,39)

 

 

Lunedì della 16.a sett. T.O.  (Mt 12,38-42)

81 Ultima modifica il Domenica, 13 Luglio 2025 02:34
Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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