Apr 11, 2025 Scritto da 

Con il Risorto!

«Ora, il primo giorno della settimana, Maria di Magdala viene al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vede la pietra tolta dal sepolcro» (Gv 20,1).

Il quarto Vangelo narra del sepolcro vuoto trovato dalla Maddalena che corre dai discepoli per attestare quanto ha veduto. Pietro e Giovanni corrono a constatare la Verità: Gesù non è in un luogo di morte.

 

Francesco e Chiara furono i discepoli della Resurrezione, poiché il loro tenore di vita quaggiù fu quello di umili e rigenerati figli del Risorto.

Anche dopo la loro morte gli astanti videro luci e miracoli che ne derivarono, testimoniando il Vangelo.

A riguardo della dipartita di Chiara, così si esprime la Leggenda:

"Il giorno successivo alla festa del beato Lorenzo, quella santissima anima esce dalla vita mortale, per essere premiata con l’alloro eterno; e, disfatto il tempio della carne, il suo spirito passa beatamente al cielo.

Benedetto quest’esodo dalla valle della miseria, che fu per lei ingresso nella vita beata!

Ormai, in cambio della penuria del cibo, si rallegra al convito dei cittadini del cielo; ormai in cambio dell'umile cenere, beata nel regno dei cieli, è resa splendente dalla stola della gloria eterna" (FF 3254).

Ancora le Fonti:

"Dunque Chiara, mentre era in vita, rifulgeva per la luce dei suoi meriti: e ora, che è inabissata nella chiarità senza fine, non di meno risplende tuttora, per la meravigliosa luce dei miracoli, fino all’estremità della terra" (FF 3262).

Infatti, come attesta la Bolla papale:

"Dopo la sua morte […] fu condotto al suo sepolcro un malato di mal caduco, che non poteva camminare da sé per la contrazione di una gamba: e, lì davanti, la sua gamba risuonò fragorosamente, ed egli fu guarito dall’una e dall’altra infermità" (FF 3309).

Corse al sepolcro… e incontrò la vita!

Chiara, entrata nella gloria, seminava con Cristo risurrezione.

E la stessa dipartita di Francesco sparse quella gioia che unicamente il Signore può dare.

"I frati e figli, che erano accorsi al transito del padre, insieme con tutta la popolazione, dedicarono quella notte, in cui l’almo confessore di Cristo era morto, alle divine lodi: quelle non sembravano esequie di defunti, ma veglie d’angeli.

Venuto il mattino, le folle, con rami d’albero e gran numero di fiaccole, tra inni e cantici scortarono il sacro corpo nella città di Assisi.

Passarono anche dalla chiesa di San Damiano, ove allora dimorava con le sue vergini quella nobile Chiara, che ora è gloriosa nei cieli.

Là sostarono un poco […] Giunsero finalmente, con grande giubilo, nella città e seppellirono con ogni riverenza quel prezioso tesoro, nella chiesa di San Giorgio, perché là, da fanciullino, egli aveva appreso le lettere e là, in seguito, aveva predicato per la prima volta. Là, dunque, giustamente trovò, alla fine, il primo luogo del suo riposo" (FF 1250).

E ancora:

"Il venerabile padre passò dal naufragio di questo mondo nell’anno 1226 dell’incarnazione del Signore, il 4 ottobre, la sera di un sabato, e fu sepolto la domenica successiva.

L’uomo beato, appena fu assunto a godere la luce del volto di Dio, incominciò a risplendere per grandi e numerosi miracoli" (FF 1251).

Ora che regnava con Cristo crocifisso e Risorto, a cui si era perfettamente conformato, lasciava tracce di Luce sulla terra, sulle orme di Lui.

Il sepolcro era vuoto! L’Energia e la Vita divina avevano prevalso. Alleluja!

 

 

Pasqua «Risurrezione del Signore»  (Gv 20,1-9)

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Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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Praying, celebrating, imitating Jesus: these are the three "doors" - to be opened to find «the way, to go to truth and to life» (Pope Francis)
Pregare, celebrare, imitare Gesù: sono le tre “porte” — da aprire per trovare «la via, per andare alla verità e alla vita» (Papa Francesco)
In recounting the "sign" of bread, the Evangelist emphasizes that Christ, before distributing the food, blessed it with a prayer of thanksgiving (cf. v. 11). The Greek term used is eucharistein and it refers directly to the Last Supper, though, in fact, John refers here not to the institution of the Eucharist but to the washing of the feet. The Eucharist is mentioned here in anticipation of the great symbol of the Bread of Life [Pope Benedict]
Narrando il “segno” dei pani, l’Evangelista sottolinea che Cristo, prima di distribuirli, li benedisse con una preghiera di ringraziamento (cfr v. 11). Il verbo è eucharistein, e rimanda direttamente al racconto dell’Ultima Cena, nel quale, in effetti, Giovanni non riferisce l’istituzione dell’Eucaristia, bensì la lavanda dei piedi. L’Eucaristia è qui come anticipata nel grande segno del pane della vita [Papa Benedetto]
Work is part of God’s loving plan, we are called to cultivate and care for all the goods of creation and in this way share in the work of creation! Work is fundamental to the dignity of a person. Work, to use a metaphor, “anoints” us with dignity, fills us with dignity, makes us similar to God, who has worked and still works, who always acts (cf. Jn 5:17); it gives one the ability to maintain oneself, one’s family, to contribute to the growth of one’s own nation [Pope Francis]
Il lavoro fa parte del piano di amore di Dio; noi siamo chiamati a coltivare e custodire tutti i beni della creazione e in questo modo partecipiamo all’opera della creazione! Il lavoro è un elemento fondamentale per la dignità di una persona. Il lavoro, per usare un’immagine, ci “unge” di dignità, ci riempie di dignità; ci rende simili a Dio, che ha lavorato e lavora, agisce sempre (cfr Gv 5,17); dà la capacità di mantenere se stessi, la propria famiglia, di contribuire alla crescita della propria Nazione [Papa Francesco]
God loves the world and will love it to the end. The Heart of the Son of God pierced on the Cross and opened is a profound and definitive witness to God’s love. Saint Bonaventure writes: “It was a divine decree that permitted one of the soldiers to open his sacred wide with a lance… The blood and water which poured out at that moment was the price of our salvation” (John Paul II)
Il mondo è amato da Dio e sarà amato fino alla fine. Il Cuore del Figlio di Dio trafitto sulla croce e aperto, testimonia in modo profondo e definitivo l’amore di Dio. Scriverà San Bonaventura: “Per divina disposizione è stato permesso che un soldato trafiggesse e aprisse quel sacro costato. Ne uscì sangue ed acqua, prezzo della nostra salvezza” (Giovanni Paolo II))
[Nicodemus] felt the fascination of this Rabbi, so different from the others, but could not manage to rid himself of the conditioning of his environment that was hostile to Jesus, and stood irresolute on the threshold of faith (Pope Benedict)
[Nicodemo] avverte il fascino di questo Rabbì così diverso dagli altri, ma non riesce a sottrarsi ai condizionamenti dell’ambiente contrario a Gesù e resta titubante sulla soglia della fede (Papa Benedetto)
Those wounds that, in the beginning were an obstacle for Thomas’s faith, being a sign of Jesus’ apparent failure, those same wounds have become in his encounter with the Risen One, signs of a victorious love. These wounds that Christ has received for love of us help us to understand who God is and to repeat: “My Lord and my God!” (Pope Benedict)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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