Mag 7, 2025 Scritto da 

Maestro e discepolo accomunati dalla stessa Via

«Chi riceve colui che manderò, riceve me; ma chi riceve me, riceve Colui che mi ha mandato» (Gv 13,20).

Gesù, nell’ultima Cena, dopo aver lavato i piedi ai suoi discepoli li invita a fare altrettanto, ricordando loro che un inviato non è più grande di chi lo ha mandato.

Al tempo stesso rammenta che ricevere colui che Dio manda significa ospitare il Signore stesso.

 

Francesco sapeva, per grazia, che accogliere è l’infinito del verbo disvelare.

Il Signore si manifesta a colui che ospita con amore l’inviato del Padre delle Misericordie.

Il Povero e i suoi figli conobbero l’accoglienza speciale del vescovo assisano, come è narrato nella Leggenda dei tre compagni:

"Arrivati a Roma, vi trovarono il vescovo di Assisi, che li ricevette con grande gioia.

Egli nutriva una stima affettuosa per Francesco e tutti i frati; ma, ignorando il motivo della loro venuta, fu preso da ansietà: temeva che volessero abbandonare Assisi, dove il Signore aveva cominciato per loro mezzo a compiere meraviglie di bene.

Egli era fiero e felice di avere nella sua diocesi uomini così zelanti, sulla cui vita esemplare faceva moltissimo conto.

Quando però seppe lo scopo del viaggio e comprese i loro progetti, ne fu rasserenato e promise di consigliarli e aiutarli" (FF 1456).

Ma c’era anche chi reagiva diversamente con i frati inviati:

"Molti li prendevano per dei ciarlatani o sempliciotti, e non volevano riceverli in casa, per paura che commettessero dei furti.

In diverse località, dopo aver ricevuto un mucchio d’ingiurie, non trovavano dove rifugiarsi, se non sotto i portici delle chiese o delle case.

Un giorno due frati giunsero a Firenze. Girarono mendicando tutta la città, senza però trovare uno che li ospitasse.

Arrivati a una casa che aveva davanti un porticato, sotto il quale c’era il forno, si dissero:

«Potremo riposarci qui».

Pregarono però la padrona di riceverli in casa, ma quella ricusò.

Allora umilmente le proposero che permettesse loro almeno di rifugiarsi quella notte vicino al forno. La donna acconsentì […]

Quella notte dormirono a disagio fino all’alba, presso il forno, scaldati dal solo amore divino e protetti dalla coperta di Madonna Povertà.

Si levarono per andare alla chiesa più vicina, per partecipare alla liturgia del mattino" (FF 1442).

Nel riconoscere colui che Cristo invia è insita la rivelazione dell’incontro autentico e personale con Gesù.

Inoltre, Francesco e i suoi avevano la chiara consapevolezza che se avessero respinto il Maestro la via del discepolo non avrebbe potuto essere dissimile.

Da qui l’accogliere tutto, dimorando nell’Amore.

Le Fonti ricordano che in ciò riposa la Perfetta Letizia, come Francesco insegnò a frate Leone:

" «Ecco, io torno da Perugia e, a notte profonda, giungo qui, ed è un inverno fangoso e così rigido che, all’estremità della tonaca, si formano dei ghiaccioli d’acqua congelata […] giungo alla porta e, dopo aver a lungo picchiato e chiamato, viene un frate e chiede:

«Chi è?».

Io rispondo:

«Frate Francesco» […]

l’altro risponde:

«Vattene, tu sei un semplice ed un idiota, qui non ci puoi venire ormai […]».

E io sempre resto davanti alla porta e dico:

«Per amor di Dio, accoglietemi per questa notte» […]

«Ebbene se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui la vera virtù e la salvezza dell’anima» " (FF 278).

 

 

Giovedì della 4.a sett. di Pasqua  (Gv 13,16-20)

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Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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First, in Nazareth, he makes him grow, raises him, educates him, but then follows him: "Your mother is there" (Pope Francis)
Prima, a Nazareth, lo fa crescere, lo alleva, lo educa, ma poi lo segue: “La tua madre è lì” (Papa Francesco)
“It is part of the mystery of God that he acts so gently, that he only gradually builds up his history within the great history of mankind; that he becomes man and so can be overlooked by his contemporaries and by the decisive forces within history; that he suffers and dies and that, having risen again, he chooses to come to mankind only through the faith of the disciples to whom he reveals himself; that he continues to knock gently at the doors of our hearts and slowly opens our eyes if we open our doors to him” [Jesus of Nazareth II, 2011, p. 276) (Pope Benedict, Regina Coeli 22 maggio 2011]
«È proprio del mistero di Dio agire in modo sommesso. Solo pian piano Egli costruisce nella grande storia dell’umanità la sua storia. Diventa uomo ma in modo da poter essere ignorato dai contemporanei, dalle forze autorevoli della storia. Patisce e muore e, come Risorto, vuole arrivare all’umanità soltanto attraverso la fede dei suoi ai quali si manifesta. Di continuo Egli bussa sommessamente alle porte dei nostri cuori e, se gli apriamo, lentamente ci rende capaci di “vedere”» (Gesù di Nazareth II, 2011, 306) [Papa Benedetto, Regina Coeli 22 maggio 2011]
John is the origin of our loftiest spirituality. Like him, ‘the silent ones' experience that mysterious exchange of hearts, pray for John's presence, and their hearts are set on fire (Athenagoras)
Giovanni è all'origine della nostra più alta spiritualità. Come lui, i ‘silenziosi’ conoscono quel misterioso scambio dei cuori, invocano la presenza di Giovanni e il loro cuore si infiamma (Atenagora)
This is to say that Jesus has put himself on the level of Peter, rather than Peter on Jesus' level! It is exactly this divine conformity that gives hope to the Disciple, who experienced the pain of infidelity. From here is born the trust that makes him able to follow [Christ] to the end: «This he said to show by what death he was to glorify God. And after this he said to him, "Follow me"» (Pope Benedict)
Verrebbe da dire che Gesù si è adeguato a Pietro, piuttosto che Pietro a Gesù! E’ proprio questo adeguamento divino a dare speranza al discepolo, che ha conosciuto la sofferenza dell’infedeltà. Da qui nasce la fiducia che lo rende capace della sequela fino alla fine: «Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: “Seguimi”» (Papa Benedetto)
Unity is not made with glue [...] The great prayer of Jesus is to «resemble» the Father (Pope Francis)
L’Unità non si fa con la colla […] La grande preghiera di Gesù» è quella di «assomigliare» al Padre (Papa Francesco)
Divisions among Christians, while they wound the Church, wound Christ; and divided, we cause a wound to Christ: the Church is indeed the body of which Christ is the Head (Pope Francis)
Le divisioni tra i cristiani, mentre feriscono la Chiesa, feriscono Cristo, e noi divisi provochiamo una ferita a Cristo: la Chiesa infatti è il corpo di cui Cristo è capo (Papa Francesco)
The glorification that Jesus asks for himself as High Priest, is the entry into full obedience to the Father, an obedience that leads to his fullest filial condition [Pope Benedict]
La glorificazione che Gesù chiede per se stesso, quale Sommo Sacerdote, è l'ingresso nella piena obbedienza al Padre, un'obbedienza che lo conduce alla sua più piena condizione filiale [Papa Benedetto]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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