Giu 5, 2025 Scritto da 

La Rivelazione della pari dignità

(Mt 5,27-32)

 

Nel diritto matrimoniale semitico la donna era valutata proprietà del marito: non veniva considerata persona giuridica, bensì un possesso dell’uomo, che poteva fare da padrone.

Anche nel Primo Testamento il peccato di adulterio era valutato come una sorta di grave violazione del diritto di proprietà del maschio, nonché eventuale impurità di sangue [il cui mescolamento era aborrito].

Sembrerà strano per la nostra mentalità, ma ciò aveva maggiore peso della stessa trasgressione morale.

Gesù rivela invece il valore della persona come tale.

Egli porta in primo piano il senso degli approcci e delle violazioni che ledono e offendono l’esistere dei deboli.

Addirittura introduce l’annuncio della pari dignità fra uomo e donna.

Il matrimonio è comunità d’amore, non unione dissolubile dal capriccio e dal calcolo materiale.

Situazione che finirà per censurare la persona indifesa - la quale poi [abbandonata] per vivere sarà condannata a subire altre violazioni di sé (v.32).

Con parole taglienti, il Signore richiama la necessità di una dura intransigenza verso ogni deviazione pedestre dell’egoismo, che umilia l’innocente privo di tutele.

Per salvare l’amore e dargli vigore, il Maestro prospetta anche amputazioni dolorose. Porre in atto i più gravi sacrifici può liberare il “forte” dal suo delirio.

Un’attrazione senza dono di sé non esprime la persona alla persona, è frutto acerbo d’immaturità vagabonda e conduce all’alienazione.

La donna - ossia il debole e innocente, che ama di più e sul serio - non è creatura passibile di beffe, né riducibile a possesso, cosa, bene di consumo, solo utile al padrone di casa.

Scrive in tal guisa Albertine Tshibilondi Ngoyi:

«La donna africana non è né un riflesso dell’uomo né una schiava. Non prova alcun bisogno di imitare l’uomo per esprimere la propria personalità. Secerne una civiltà originale con il suo lavoro, il suo genio personale, le sue preoccupazioni, il suo linguaggio e i suoi costumi. Non si è lasciata colonizzare dall’uomo e dal prestigio della civiltà maschile».

 

 

Per interiorizzare e vivere il messaggio:

 

Hai uno sguardo che apre il varco al tradimento? Non ritieni che esso manifesti in atto una leggerezza d’impostazione e una scelta di vita scadente?

Non credi che il cuore disintegrato sia segno d’una inquietudine e insoddisfazione più profonda, che va oltre l’infedeltà morale?

Rifletti sul modo d’investire le energie che percorrono la tua chiamata e missione?

 

 

[Venerdì 10.a sett. T.O.  13 giugno 2025]

213 Ultima modifica il Venerdì, 13 Giugno 2025 12:00
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Jesus contrasts the ancient prohibition of perjury with that of not swearing at all (Matthew 5: 33-38), and the reason that emerges quite clearly is still founded in love: one must not be incredulous or distrustful of one's neighbour when he is habitually frank and loyal, and rather one must on the one hand and on the other follow this fundamental law of speech and action: "Let your language be yes if it is yes; no if it is no. The more is from the evil one" (Mt 5:37) [John Paul II]
Gesù contrappone all’antico divieto di spergiurare, quello di non giurare affatto (Mt 5, 33-38), e la ragione che emerge abbastanza chiaramente è ancora fondata nell’amore: non si deve essere increduli o diffidenti col prossimo, quando è abitualmente schietto e leale, e piuttosto occorre da una parte e dall’altra seguire questa legge fondamentale del parlare e dell’agire: “Il vostro linguaggio sia sì, se è sì; no, se è no. Il di più viene dal maligno” (Mt 5, 37) [Giovanni Paolo II]
And one thing is the woman before Jesus, another thing is the woman after Jesus. Jesus dignifies the woman and puts her on the same level as the man because he takes that first word of the Creator, both are “God’s image and likeness”, both; not first the man and then a little lower the woman, no, both. And the man without the woman next to him - both as mother, as sister, as bride, as work partner, as friend - that man alone is not the image of God (Pope Francis)
E una cosa è la donna prima di Gesù, un’altra cosa è la donna dopo Gesù. Gesù dignifica la donna e la mette allo stesso livello dell’uomo perché prende quella prima parola del Creatore, tutti e due sono “immagine e somiglianza di Dio”, tutti e due; non prima l’uomo e poi un pochino più in basso la donna, no, tutti e due. E l’uomo senza la donna accanto – sia come mamma, come sorella, come sposa, come compagna di lavoro, come amica – quell’uomo solo non è immagine di Dio (Papa Francesco)
Only one creature has already scaled the mountain peak: the Virgin Mary. Through her union with Jesus, her righteousness was perfect: for this reason we invoke her as Speculum iustitiae. Let us entrust ourselves to her so that she may guide our steps in fidelity to Christ’s Law (Pope Benedict)
Una sola creatura è già arrivata alla cima della montagna: la Vergine Maria. Grazie all’unione con Gesù, la sua giustizia è stata perfetta: per questo la invochiamo Speculum iustitiae. Affidiamoci a lei, perché guidi anche i nostri passi nella fedeltà alla Legge di Cristo (Papa Benedetto)
Jesus showed us with a new clarity the unifying centre of the divine laws revealed on Sinai […]  Indeed, in his life and in his Paschal Mystery Jesus brought the entire law to completion.  Uniting himself with us through the gift of the Holy Spirit, he carries with us and in us the “yoke” of the law, which thereby becomes a “light burden” (Pope Benedict)
Gesù ci ha mostrato con una nuova chiarezza il centro unificante delle leggi divine rivelate sul Sinai […] Anzi, Gesù nella sua vita e nel suo mistero pasquale ha portato a compimento tutta la legge. Unendosi con noi mediante il dono dello Spirito Santo, porta con noi e in noi il "giogo" della legge, che così diventa un "carico leggero" (Papa Benedetto)
The light of our faith, in giving of oneself, does not fade but strengthens. However it can weaken if we do not nourish it with love and with charitable works. In this way the image of light complements that of salt. The Gospel passage, in fact, tells us that, as disciples of Christ, we are also “the salt of the earth” (Pope Francis)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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