Giu 2, 2025 Scritto da 

Sale e Luce nella Vocazione

(Mt 5,13-16)

 

«Opere Belle» [che esprimono pienezza] sono le opere buone, arricchite dallo splendore del disinteresse, dell’ascolto, dell’ospitalità, della preghiera e del dialogo umili, della fraternità cordiale.

Il termine plurale (v.16) indica la nostra vocazione a reinterpretare in modo personale l’Autoritratto del Cristo impresso nelle Beatitudini appena proclamate (vv.1-12).

Abbiamo ciascuno un ruolo insostituibile nei momenti di rottura d’equilibrio ed Esodo.

Siamo legittimati senza condizioni.

Dio ha rispetto per le carenze e le funzioni che mancano: chissà quali novità beate nascondono e stanno preparando.

Le Beatitudini hanno una loro fragranza, ma tutta personale. Il loro «sale» combatte l’insignificante delle speranze fatue.

E i figli guardano lontano, ma stanno con la “pasta”... restando un richiamo vivente: tra Dio e l’uomo [che è se stesso anche nella fraternità] c’è un legame inviolabile.

Infatti, «Luce» è quanto non si mescola con le cose, bensì le distingue.

Gli israeliti si ritenevano «Luce del mondo» per la loro devozione e la pratica religiosa impeccabile.

Per Gesù il fedele e la Comunità sono «Luce» perché camminano nella gloria amicale del Maestro.

Il discepolo e l’Assemblea sono «Sale» perché appaiono nel mondo in qualsiasi circostanza come coloro che gli danno senso, Sapienza [dal latino sapĕre, avere sapore].

Siamo chiamati a farci segno d’un Patto nuovo, perché l'inattesa Relazione del Monte che il Figlio propone non poteva più essere contenuta nella Prima Alleanza.

Alle antiche esigenze di purificazione Cristo sostituisce quelle della fraternità piena, la quale nella valorizzazione di ogni persona dona gusto e (appunto) sapore, e si fa lampada ai nostri passi.

Questo “secondo Patto” non schiaccia il popolo credente. Segno di un Padre che recupera e infonde orientamenti al sentiero individuale e delle Chiese - non dall’esterno, bensì a partire dalle nostre radici e a mo’ di fermento.

Diventiamo Beltà vivente grazie a un’attività pur imperfetta ma che ha il suo influsso sulla fioritura, da dentro.

Preservando così le persone dal disfacimento della disumanizzazione e corruzione - come il «sale» coi cibi.

«Sale e Luce» sono ogni piccolo elemento divino che ha un suo Mistero e Appello.

Le nostre candeline possono continuare a diradare le tenebre, ma solo fino a quando non le porremo sotto un «moggio» (v.15), ossia sotto pedissequa «misura» - che non sia quella differente, propulsiva e sempre inedita delle Beatitudini.

In Cristo veniamo guidati a un salto evolutivo: siamo Sapidità pur minuta delle cose, e Luci limitate, sì - ma non inibite.

La vita di Fede guida e stimola l’edificazione di un regno di Sapore e Amore personali, senza isterismi né intime dissociazioni.

Tale avventura si configura come Nuova Alleanza tra anima, realtà,  mondo globale e locale, ‘segni del tempo’ e Mistero.

Luce di Libertà che coincide con la nostra Vocazione per Nome. Energia intelligente che sa trarre vita alternativa anche dalle ferite inferte.

 

 

[Martedì 10.a sett. T.O.  10 giugno 2025]

445 Ultima modifica il Martedì, 10 Giugno 2025 12:00
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Today’s Gospel reminds us that faith in the Lord and in his Word does not open a way for us where everything is easy and calm; it does not rescue us from life’s storms. Faith gives us the assurance of a Presence (Pope Francis)
Il Vangelo di oggi ci ricorda che la fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita. La fede ci dà la sicurezza di una Presenza (Papa Francesco)
Dear friends, “in the Eucharist Jesus also makes us witnesses of God’s compassion towards all our brothers and sisters. The Eucharistic mystery thus gives rise to a service of charity towards neighbour” (Post-Synodal Apostolic Exhortation Sacramentum Caritatis, 88) [Pope Benedict]
Cari amici, “nell’Eucaristia Gesù fa di noi testimoni della compassione di Dio per ogni fratello e sorella. Nasce così intorno al Mistero eucaristico il servizio della carità nei confronti del prossimo” (Esort. ap. postsin. Sacramentum caritatis, 88) [Papa Benedetto]
The fool in the Bible, the one who does not want to learn from the experience of visible things, that nothing lasts for ever but that all things pass away, youth and physical strength, amenities and important roles. Making one's life depend on such an ephemeral reality is therefore foolishness (Pope Benedict)
L’uomo stolto nella Bibbia è colui che non vuole rendersi conto, dall’esperienza delle cose visibili, che nulla dura per sempre, ma tutto passa: la giovinezza come la forza fisica, le comodità come i ruoli di potere. Far dipendere la propria vita da realtà così passeggere è, dunque, stoltezza (Papa Benedetto)
We see this great figure, this force in the Passion, in resistance to the powerful. We wonder: what gave birth to this life, to this interiority so strong, so upright, so consistent, spent so totally for God in preparing the way for Jesus? The answer is simple: it was born from the relationship with God (Pope Benedict)
Noi vediamo questa grande figura, questa forza nella passione, nella resistenza contro i potenti. Domandiamo: da dove nasce questa vita, questa interiorità così forte, così retta, così coerente, spesa in modo così totale per Dio e preparare la strada a Gesù? La risposta è semplice: dal rapporto con Dio (Papa Benedetto)
Christians are a priestly people for the world. Christians should make the living God visible to the world, they should bear witness to him and lead people towards him (Pope Benedict)
I cristiani sono popolo sacerdotale per il mondo. I cristiani dovrebbero rendere visibile al mondo il Dio vivente, testimoniarLo e condurre a Lui (Papa Benedetto)
The discovery of the Kingdom of God can happen suddenly like the farmer who, ploughing, finds an unexpected treasure; or after a long search, like the pearl merchant who eventually finds the most precious pearl, so long dreamt of (Pope Francis)
La scoperta del Regno di Dio può avvenire improvvisamente come per il contadino che arando, trova il tesoro insperato; oppure dopo lunga ricerca, come per il mercante di perle, che finalmente trova la perla preziosissima da tempo sognata (Papa Francesco)
Christ is not resigned to the tombs that we have built for ourselves (Pope Francis)
Cristo non si rassegna ai sepolcri che ci siamo costruiti (Papa Francesco)
We must not fear the humility of taking little steps, but trust in the leaven that penetrates the dough and slowly causes it to rise (cf. Mt 13:33) [Pope Benedict]
Occorre non temere l’umiltà dei piccoli passi e confidare nel lievito che penetra nella pasta e lentamente la fa crescere (cfr Mt 13,33) [Papa Benedetto]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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